IL PALIO DEGLI ASINI
La Storia
Nel 1275 Alba ed Asti erano in guerra. Gli astigiani corsero il loro palio sotto le mura di Alba in segno di vittoria sulla città nemica. Gli albesi, a loro volta, decisero di correre un palio all’interno delle loro mura con gli asini, in segno di irrisione verso gli avversari. La rievocazione dell’episodio avviene sempre la prima domenica di ottobre, nell’imbadierata a festa piazza Osvaldo Cagnasso. Qui i nove asini delle borgate si contendono il Palio in una piazza gremita, con borghigiani festosi che incitano, urlano, ridono e con fantini che tentano in ogni modo di farsi obbedire dagli asini, i veri protagonisti di questa singolare tradizione. Loro, ostinati ed imprevedibili, scalciano, si fermano improvvisamente, arretrano, talvolta corrono in senso contrario a quello della gara suscitando uno spettacolo amato ed irripetibile.
Il Palio, insomma, è un mix di goliardia e tradizione, un variegato universo di colori dove trionfano gli stemmi e i drappi dei borghi cittadini: Borgo delle Rane, Borgo di San Martino, Borgo del Fumo, Borgo della Moretta, Borgo di Santa Barbara, Borgo di Santa Rosalia, Borgo dei Patin e Tesor, Borgo dei Brichet ed ovviamente Borgo di San Lorenzo.
La kermesse entra nel vivo la mattina di domenica primo ottobre, dove in piazza Duomo i Borghi si contendono l’assegnazione degli asini. Al riparo del Duomo vengono creati recinti con transenne e balle di paglia dove alloggiano gli asini che sono successivamente controllati da veterinari. Intanto i fantini cercano di prendere con loro confidenza tentando di instaurare con l’animale il feeling giusto.
La corsa è composta da 2 batterie eliminatorie ed una finale, in cui gareggiano i migliori asini e fantini delle prime batterie. Prima della finale, viene assegnato il Premio Sfilata, cioè il premio al miglior Borgo per la Rappresentazione storica inscenata nella sfilata e nell’arena del Palio. Poi viene corsa la finale ed assegnato lo stendardo “il Palio” al primo asino e fantino che compie i 3 giri del circuito.
L’unico rammarico è aver vinto solamente un palio, nel lontano 1990…
Il Palio, insomma, è un mix di goliardia e tradizione, un variegato universo di colori dove trionfano gli stemmi e i drappi dei borghi cittadini: Borgo delle Rane, Borgo di San Martino, Borgo del Fumo, Borgo della Moretta, Borgo di Santa Barbara, Borgo di Santa Rosalia, Borgo dei Patin e Tesor, Borgo dei Brichet ed ovviamente Borgo di San Lorenzo.
La kermesse entra nel vivo la mattina di domenica primo ottobre, dove in piazza Duomo i Borghi si contendono l’assegnazione degli asini. Al riparo del Duomo vengono creati recinti con transenne e balle di paglia dove alloggiano gli asini che sono successivamente controllati da veterinari. Intanto i fantini cercano di prendere con loro confidenza tentando di instaurare con l’animale il feeling giusto.
La corsa è composta da 2 batterie eliminatorie ed una finale, in cui gareggiano i migliori asini e fantini delle prime batterie. Prima della finale, viene assegnato il Premio Sfilata, cioè il premio al miglior Borgo per la Rappresentazione storica inscenata nella sfilata e nell’arena del Palio. Poi viene corsa la finale ed assegnato lo stendardo “il Palio” al primo asino e fantino che compie i 3 giri del circuito.
L’unico rammarico è aver vinto solamente un palio, nel lontano 1990…
Sfilata e rappresentazione storica
A dare il via alla giornata resta la maestosa sfilata storica con figuranti, oltre mille, appartenenti ai comitati dei borghi cittadini.
In sfilata ci sono dame e cavalieri, preceduti dai porta stendardi, ma anche tanti soldati, alabardieri, nobili, mercanti e popolane, vecchi e bambini, affascinanti damigelle avvolte in splendidi abiti damascati ed eleganti matrone agghindate con velluti pesanti e preziosi e poi, il podestà in tutta la sua fierezza con accanto la signora della Città di Alba.
Alba in un attimo torna all’epoca medievale e affascina anche grazie ai mille stendardi appesi su balconi e alle finestre di tutte le principali vie cittadine.
Altrettanto coreografica la parata degli sbandieratori che con maestria fanno volteggiare nell’aria i drappi colorati delle loro bandiere, salutando ad ogni angolo i tanti visitatori accorsi per ammirarne la destrezza.
Giunti nell'arena del palio ogni Borgo mette in scena la propria rappresentazione storica, scelta nel corso dell'anno, e una giura qualificata darà le proprie valutazioni al fine di ottenere il vincitore dell'ambito premio sfilata.
Il Borgo di San Lorenzo detiene il maggior numero di vittorie del "Premio sfilata e miglior rappresentazione storica".
- Compagnia Sbandieratori e Musici Borgo San Lorenzo di ALBA - [email protected] -